MARCO MASTROPIERI – FRAGORE DI UN NAUFRAGIO
A cura di Sole Castelbarco Albani
Dal 12 settembre al 19 ottobre 2024
Inaugurazione: giovedì 12 settembre ore 19.00 – 21.30
Candy Snake Gallery presenta Fragore di un naufragio, seconda mostra personale di Marco Mastropieri (nato nel 1995 a Foggia, vive e lavora a Conegliano), a cura di Sole Castelbarco Albani.
Tra le mostre principali ha esposto presso Pal Project (Parigi), Palazzo Monti (Brescia), ARTbite / Palazzo della Regione Lombardia (Milano), Ex Villaggio ENI (Borca di Cadore), Nuovo Spazio di Casso (Belluno), Museo G. Fattori (Livorno), Fondazione Bevilacqua La Masa (Venezia), Spazio Antares (Venezia), Ca’pier (Venezia).
Testo di Sole Castelbarco Albani: Marco si distingue per la sua capacità di creare mondi nuovi e inesplorati attraverso la pittura di paesaggi che fondono osservazione attenta e fantasia. Le sue opere riflettono una profonda riflessione sulla natura, esplorata in tutte le sue forme e sfaccettature, dalla serenità bucolica alla forza devastante degli eventi naturali. Con colori vivaci e composizioni surreali, i suoi paesaggi mettono in discussione la concezione antropocentrica della natura.
L’interesse di Marco per la natura nasce durante gli anni di accademia a Venezia, dove ha sviluppato una passione che si è evoluta nel tempo. Vive a Conegliano, un luogo in cui la natura è predominante, e questo influisce profondamente sulla sua ricerca artistica. Le colline di Conegliano, sempre più dominate dalle vigne per la produzione di prosecco, rappresentano un intervento umano significativo, che Marco osserva e integra nei suoi paesaggi.
La serie Relicta Hortus, avviata nel 2023, rappresenta una svolta importante nel suo percorso. Questa serie nasce dall’esigenza di integrare nuovi elementi oltre alla vegetazione, arricchendo il contesto narrativo delle sue opere. I paesaggi che Marco crea sono frutto di una natura reinventata, ispirata dalle zone intorno a Conegliano. Osserva e fotografa luoghi poco urbanizzati e privi di presenze umane, riportando poi queste osservazioni nelle sue opere. In studio, rielabora queste immagini, riformulando gli elementi naturali per comporre paesaggi sui generis. Il titolo Relicta Hortus, dal latino “giardino abbandonato”, riflette il desiderio di Marco di rappresentare l’intervento umano nella natura attraverso il giardino, simbolo di cura e manipolazione umana. Questa serie mostra il contrasto tra la cura umana verso la natura e il ritorno di quest’ultima al suo stato selvaggio. Elementi urbani insieme a oggetti di uso quotidiano come possono essere le candele in Relicta Hortus – Wasabi, si mescolano con il paesaggio naturale, creando una tensione tra l’artificio umano e la natura incontaminata.
Un aspetto molto interessante del lavoro di Marco è la rappresentazione della potenza della natura in eventi drammatici come tempeste e naufragi che dialogano con momenti idilliaci. Attraverso una combinazione di visione scientifica e reazione emotiva, esplora fenomeni naturali sempre più frequenti a causa del cambiamento climatico, mantenendo un approccio privo di giudizio morale ma mosso da un interesse personale. Questi fenomeni sono rappresentati con colori fantasiosi e suggestivi, come il rosso del mare o il rosa degli alberi, che aggiungono un velo di mistero e rendono le opere ancora più affascinanti. I dipinti di Marco variano tra rappresentazioni drammatiche della natura e momenti più delicati e romantici. Ad esempio, Fragore di un naufragio cattura la forza devastante della natura, mentre opere come Germogliare e Il cipollino di monte Boldi rappresentano fasi più tranquille e bucoliche. Questa dualità riflette la complessità della natura stessa, che può essere sia apocalittica che serena. Opere come Unwalkable path of bloody roses II esplorano la combinazione di elementi simbolici e colori intensi, come il rosso del sangue e delle rose, richiamando emozioni profonde vissute da Marco senza bisogno di spiegazioni logiche. Questo approccio mostra come Marco si lasci guidare dalle sensazioni e dal subconscio, creando opere che offrono la sua visione del mondo naturale.
I lavori di Marco rappresentano un viaggio attraverso paesaggi reinventati, caratterizzati da una narrazione complessa e affascinante in cui la natura e l’intervento umano si uniscono. La sua ricerca continua a evolversi, spinta dal desiderio di comprendere e rappresentare la natura in tutte le sue forme, attraverso un processo di osservazione attenta e rielaborazione.