MATTIA SARTI – MAINSTREAM

Dal 24 aprile al 18 maggio 2024

Inaugurazione: mercoledì 24 aprile 2024 ore 19.00 – 21.30

Candy Snake Gallery


Candy Snake Gallery presenta Mainstream, mostra personale di Mattia Sarti, nato nel 1988 a Zevio (Verona), vive e lavora a Roma.

Raffigurando una realtà distorta e imperfetta, Mattia Sarti esplora e celebra la complessa bellezza della vita nel mondo moderno. Nelle proprie opere l’artista riflette e ridefinisce le icone dell’immaginario contemporaneo, rivelando come la quotidianità venga continuamente alterata e piegata secondo le personali esigenze e visioni.

Mainstream si configura come un viaggio attraverso la complessità dell’esistenza umana, dove i confini sfumano e le identità si trasformano. In un mondo dove il confine tra reale e artificiale diventa sempre più sottile le opere di Sarti distillano l’essenza della vita contemporanea attraverso lenti deformate e percezioni alterate.

I dipinti in mostra riproducono in pittura l’estremizzazione dello strumento “fluidifica”, effetto utilizzato nei programmi di fotoritocco e nei filtri presenti nelle applicazioni di fotografia per lisciare e perfezionare le immagini, che qui diviene mezzo per esasperare e deformare le icone tribali della società moderna, simboli che abitano il nostro immaginario collettivo, trasformati e reinterpretati per sfidare la nostra percezione della normalità. La realtà è così scomposta e ricomposta in forme nuove e inaspettate, esplorando le potenzialità espressive della deformazione ed insieme aprendo riflessioni su come la tecnologia possa essere rivendicata come strumento di critica e indagine culturale.

La fluidità, intesa sia in termini di identità che di percezione del reale, è indagata anche attraverso l’esperienza personale dell’artista, che attinge dalle proprie esperienze personali per esplorare la mutabilità del reale e la sua suscettibilità alle deformazioni. Lo spazio pittorico diviene terreno di confronto tra l’io e il mondo esterno, tra l’intimo e il collettivo.

Le allucinazioni visive sperimentate dall’artista durante l’adolescenza, vissuta in una provincia lontana dai centri nevralgici della cultura contemporanea, divengono fonte d’ispirazione per una serie pittorica che stimola riflessioni sulla mutevolezza della percezione di una realtà costantemente modellata dalle esperienze interiori e dall’ambiente circostante.

Nelle opere di Mattia Sarti gli elementi familiari della nostra esistenza vengono stirati, distorti e rimodellati come se fossero passati per un ciclo di lavaggio a temperatura troppo alta. Visioni distorte che ci spingono a riconoscere e apprezzare la bellezza insita nella transitorietà e nella trasformazione, mostrandoci che l’arte, proprio come la vita, può essere sorprendentemente divertente, profondamente ironica e deliziosamente imprevedibile.